Wednesday, December 21, 2011
Location Scouting
Monday, December 19, 2011
Tre concerti
NB: il video di Ranaldo non l'ho fatto io
PS: seguiranno edit con foto e forse video
Wednesday, December 14, 2011
A visa trip to Canada, two weeks later
Sono passate due settimane dal mio corto soggiorno in Canada per cambiare tipo di visto qui negli usa (da quello turista a quello studente), ed ho l'impressione che siano passati mesi. Che dentro di me, questa sensazione del viaggio, del cambiamento, abbia fatto più di tante altre esperienze....e gli incontri, le letture, la musica non siano un caso, ma piccoli frammenti di vita pronti ad essere accolti in un momento nel quale siamo particolarmente propensi a ricevere. A sentire. Cercare di sorprendere la città, noi stessi. Sentire il cambiamento, la metropoli, la gente che corre, la gente che si ferma, e quelli che restano fermi, e si riposano, finalmente, dopo una vita trascorsa a correre (penso al nostro vicino Norman del nono piano, a casa, tutto il giorno a guardare la vista sul bronx dal salotto del suo grande appartamento). E così ci imbattiamo in storie una più bella dell'altra. Semplici. E ci rendiamo conto che è questa semplicità a rendere prezioso un momento, la nostra esperienza. Che sia New York, Lugano, Chiasso, Losanna, Bruxelles ecc. non ha importanza, perchè dipende dalla nostra capacità a ricevere i messaggi, i segnali pronti ad essere interpretati. Questo è un post riflessivo, scritto di mattina presto perchè anche dormire, alle volte, è difficile quando tutte queste sensazioni cercano posto dentro, e chiedono di essere lette, viste, sentite. Quasi due settimane fa ho iniziato il mio workshop in filmmaking (scrivo filmmaking e non cinema apposta, perchè non è una scuola di cinema, ma impariamo, ci danno degli accenni di realizzazione, ma essendo un corso intensivo è praticamente impossibile parlare di cinema con la ci grande, soprattutto qui, o nella mia scuola, con una visione statiuniticentrista: si parla di film di hollywood, di happyending, di creatori del montaggio americani e grandi registi... americani. L'Europa non esiste, l'Asia ancora meno... ma forse perchè è dall'altra parte, e qui non se ne sono ancora accorti...). Sono contenta di essere qui, più che per i professori, ho la fortuna di essere in classe con gente con esperienze di vita incredibili, e le storie cominciano a prendere forma e ogni singolo momento, ogni attimo è composto da immagini, frammenti che magari, un giorno, potrebbero far parte di una storia più complessa, con un primo, un secondo e un terzo atto. Con i relativi climax, e quegli importantissimi turning points: le scelte del protagonista. Assurdo come una volta che si inizia ad analizzare un film, un racconto, un libro, tutto diventa analizzabile. Anche lo svegliarsi presto e scrivere su new york...
Tuesday, December 13, 2011
That is our world
Le due settimane appena trascorse abbiamo vagato per la city con mete più o meno precise, più meno che più. Con un nuovo compare napoletano siamo andati al locale di John Zorn, lo Stone, una sala avantgarde-jazz. Se non sai che esiste non ci entri. Niente insegna, solo una porta e varcarla é un trip di un'ora e mezzo garantito per 10$. Stone appunto. Siamo stati al party di un tizio che fa scherma con Aline che parte con altri pazzi con una vecchia ambulanza nychese ripitturata con i colori jamaicani per fare un viaggio da Liverpool al Mali in 3 settimane (?!). Abbiamo conosciuto una cantate jazz, un insegnante di Thai-Chi e uno che lavora per la metro di NY. Andremo con loro a sentire jazz a casa di una vecchia signora di Harlem (?!x2). Aline é stata in Canada e ora é tornata negli US come studente ed ha iniziato la scuola di film. Io ho fatto il giro di Manhattan in bici, sul perimetro sulla pseudo pista ciclabile: bello, paesaggio ampio e libertà. Che dopo un mese e passa chiusi dentro la città mi ha fatto parecchio bene. Siamo andati a trovare il nostro vicino pensionato Normann che abita qui dagli anni '80 ed ha visto la Harlem di quell'epoca dall'alto del suo appartamento con vista. Un personaggio - nonno che andremo a trovare ancora per farci raccontare le storie, nelle domeniche di pioggia, con the e biscotti. Abbiamo fatto shopping senza riuscire a comprare niente talmente tanta roba c'é e talmente i negozi sembrano delle scenografie di un teatro. Aline ha girato il suo primo corto-esercizio per la scuola, io faccio "reseautage" academico e leggo per la mia ricerca. Abbiamo vagato per Greenwich Village, mangiato l'Hamburger al Joy's. New York ci piace, c'é una bella energia, c'é il sole. Ci stiamo bene. New York ci cambia, ma per il momento non saprei ancora bene dire come. Ce lo direte voi.
Forse il blog prenderà una forma più precisa, su problematiche specifiche, serie. Forse no. Per il momento ci va di usarlo così, perché possiate immaginarci qui. E perché riflette il nostro stato d'animo di qui ed adesso: due bambinoni con un grande giocattolo. Gaaa!
Friday, December 02, 2011
Personal Note # 1
Always read cookies ingredients before buy them. It is like have breakfast and brush your theet at the same time.
Leggere sempre gli ingredienti dei biscotti prima di comrparli. E come fare colazione mentre ci si lava i denti.
Bleah!