Friday, November 02, 2012
United we stand!
Siam tornati da una settimana e già ci troviamo a guardare NY da lontano con occhi increduli. La città soleggiata che abbiamo lasciato una settimana fa si é trasformata in una prigione senza acqua e senza elettricità. Come ad ogni nuova stagione, o come quando ci si ritrova nello stesso posto ma ad un'altra ora del giorno, ecco un'altra New York. Sorprende e lascia sempre a bocca aperta. Senza trasporti, senza la possibilità di muoversi facilmente, con mille inconvenienti per la vita quotidiana. Una città vecchia che non sa come reagire velocemente a un disastro del genere. È vero che l'uragano ha colpito altri luoghi facendo anche più morti, ma é impressionante seguire quel che succede a NY. Forse non sarò politically correct dicendo questo, ma un po' mi spiace non essere stato a NY in questi giorni, perché questa é un'esperienza collettiva che marca gli animi e che unisce a vita. I danni sono enormi, é vero, i morti ci sono stati, ok. Ma forse un uragano é una benedizione per una città del genere con mille contraddizioni, con la violenza nell'aria di tutti i giorni. L'uragano - come l'11/9 ci dicevano alcuni vecchi di Harlem - sono disgrazie che possono anche avere altri effetti a lungo termine, possono creare legami all'interno delle comunità, dei neighbourood e dei condomini che dureranno magari anni. Uniti contro la disgrazia!
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