Il Flusso

The Map

Tuesday, December 13, 2011

That is our world

"All the lives we could live, all the people we will never know, never will be, they are everywhere. That is what the world is." Alexandar Hemon (citato nel libro "Let the Great World Spin" di Colum McCann, che ho appena iniziato a leggere). Questa é New York, una città piena di mille mila cose da fare, ma non si può fare tutto. Si deve scegliere.

Le due settimane appena trascorse abbiamo vagato per la city con mete più o meno precise, più meno che più. Con un nuovo compare napoletano siamo andati al locale di John Zorn, lo Stone, una sala avantgarde-jazz. Se non sai che esiste non ci entri. Niente insegna, solo una porta e varcarla é un trip di un'ora e mezzo garantito per 10$. Stone appunto. Siamo stati al party di un tizio che fa scherma con Aline che parte con altri pazzi con una vecchia ambulanza nychese ripitturata con i colori jamaicani per fare un viaggio da Liverpool al Mali in 3 settimane (?!). Abbiamo conosciuto una cantate jazz, un insegnante di Thai-Chi e uno che lavora per la metro di NY. Andremo con loro a sentire jazz a casa di una vecchia signora di Harlem (?!x2). Aline é stata in Canada e ora é tornata negli US come studente ed ha iniziato la scuola di film. Io ho fatto il giro di Manhattan in bici, sul perimetro sulla pseudo pista ciclabile: bello, paesaggio ampio e libertà. Che dopo un mese e passa chiusi dentro la città mi ha fatto parecchio bene. Siamo andati a trovare il nostro vicino pensionato Normann che abita qui dagli anni '80 ed ha visto la Harlem di quell'epoca dall'alto del suo appartamento con vista. Un personaggio - nonno che andremo a trovare ancora per farci raccontare le storie, nelle domeniche di pioggia, con the e biscotti. Abbiamo fatto shopping senza riuscire a comprare niente talmente tanta roba c'é e talmente i negozi sembrano delle scenografie di un teatro. Aline ha girato il suo primo corto-esercizio per la scuola, io faccio "reseautage" academico e leggo per la mia ricerca. Abbiamo vagato per Greenwich Village, mangiato l'Hamburger al Joy's. New York ci piace, c'é una bella energia, c'é il sole. Ci stiamo bene. New York ci cambia, ma per il momento non saprei ancora bene dire come. Ce lo direte voi.

Forse il blog prenderà una forma più precisa, su problematiche specifiche, serie. Forse no. Per il momento ci va di usarlo così, perché possiate immaginarci qui. E perché riflette il nostro stato d'animo di qui ed adesso: due bambinoni con un grande giocattolo. Gaaa!
















































































Son storte le foto, boh. Fa niente, buona notte. zzz

1 comment:

camylane said...

Leggervi è bellissimo, è come tuffare per un momento la faccia in un'altra dimensione.
Ma parliamo di cose davvero importanti: qui si può rivedere Cult Tv dell'11 dicembre http://la1.rsi.ch/home/networks/la1/cultura/Cult-TV-II/2011/12/11/cult11dic.html#Video

Che emozione vedere il nome dell'Aline in tv!!!! Complimentoni my friend¨

A me tutto bene. Sabato ho fatto una cosa fichissima: ho twittato e facebookato dal backstage della finale svizzera di Eurosong! Frenesia, ansia, emozione. Alla fine ne è venuto fuori un bel lavoro, facilitato dal fatto che hanno vinto i Sinplus, una band ticinese, e quindi mi ha seguito un sacco di gente che, vabbè, non sapeva di seguire me, seguiva la RSI, ma io mi sono emozionata uguale. Un collega ha messo su rsi.ch una breve descrizione di me e dei miei gusti musicali per dare un'anima al logo RSI. Io ho messo i Synsoma fra i mie i gruppi preferiti! Qui la prova: http://www.rsi.ch/home/channels/comunicazione/comunicazione_on_line/2011/12/10--Aspettando-la-diretta-Ci-siamo- È in fondo in fondo, piccolo piccolo, ma c'è! ;)

Buona continuazione ragazzi! Grazie mille per gli update!!