Sono passate due settimane dal mio corto soggiorno in Canada per cambiare tipo di visto qui negli usa (da quello turista a quello studente), ed ho l'impressione che siano passati mesi. Che dentro di me, questa sensazione del viaggio, del cambiamento, abbia fatto più di tante altre esperienze....e gli incontri, le letture, la musica non siano un caso, ma piccoli frammenti di vita pronti ad essere accolti in un momento nel quale siamo particolarmente propensi a ricevere. A sentire. Cercare di sorprendere la città, noi stessi. Sentire il cambiamento, la metropoli, la gente che corre, la gente che si ferma, e quelli che restano fermi, e si riposano, finalmente, dopo una vita trascorsa a correre (penso al nostro vicino Norman del nono piano, a casa, tutto il giorno a guardare la vista sul bronx dal salotto del suo grande appartamento). E così ci imbattiamo in storie una più bella dell'altra. Semplici. E ci rendiamo conto che è questa semplicità a rendere prezioso un momento, la nostra esperienza. Che sia New York, Lugano, Chiasso, Losanna, Bruxelles ecc. non ha importanza, perchè dipende dalla nostra capacità a ricevere i messaggi, i segnali pronti ad essere interpretati. Questo è un post riflessivo, scritto di mattina presto perchè anche dormire, alle volte, è difficile quando tutte queste sensazioni cercano posto dentro, e chiedono di essere lette, viste, sentite. Quasi due settimane fa ho iniziato il mio workshop in filmmaking (scrivo filmmaking e non cinema apposta, perchè non è una scuola di cinema, ma impariamo, ci danno degli accenni di realizzazione, ma essendo un corso intensivo è praticamente impossibile parlare di cinema con la ci grande, soprattutto qui, o nella mia scuola, con una visione statiuniticentrista: si parla di film di hollywood, di happyending, di creatori del montaggio americani e grandi registi... americani. L'Europa non esiste, l'Asia ancora meno... ma forse perchè è dall'altra parte, e qui non se ne sono ancora accorti...). Sono contenta di essere qui, più che per i professori, ho la fortuna di essere in classe con gente con esperienze di vita incredibili, e le storie cominciano a prendere forma e ogni singolo momento, ogni attimo è composto da immagini, frammenti che magari, un giorno, potrebbero far parte di una storia più complessa, con un primo, un secondo e un terzo atto. Con i relativi climax, e quegli importantissimi turning points: le scelte del protagonista. Assurdo come una volta che si inizia ad analizzare un film, un racconto, un libro, tutto diventa analizzabile. Anche lo svegliarsi presto e scrivere su new york...
3 comments:
E bello ed emozionante leggere e guardare i vostri racconti.
Ho sempre pensato che esistono due tipi di persone: quelle che incontrano il mondo stando fermi e quelli che lo incontrano girando, in ogni caso è importante incontrasi e condividere.
That's all folks! (?)
E in canada dove sei stata? che hai fatto? chi hai visto? e le cose che realizzi, anche brevissime, le metti online da qualche parte? magari con accesso riservato solo alla tua amica curiosa e pochi altri intimi? :D
Per il momento le cose che realizzo non sono mostrabili... semplici esercizi di continuità, scrittura o musica... diciamo che tutto quanto spero serva per un progetto grande futuro!! In canada ero stata da delle zie-prozie di secondo grado (cugine di mio papà) e là c'era pure Dario il nostro amico italiano che abita a new york (spesso nelle foto con france), ma sono rimasta due giorni interi, giusto per cambiare stampino sul mio passaporto...
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