Il Flusso

The Map

Sunday, May 13, 2012

11 maggio on the road

Prima tappa del nostro roadtrip: Shenondoah National Park. Dopi aver analizzato la strada abbiamo deciso di non andare sulla costa est a fare barbecue in posti probabilmete falsamente lussuosi ma di restare nell'entroterra ed avvicinarci verso il parco nazionale con la sua strada  panoramica Skyline Drive, che è davvero panoramica e bellissima. Una volta che si esce da New York ci chiediamo perché non siamo usciti di più. È che quando sei dentro sei preso dal vortice della grande città, e i niuiorchesi credono davvero di essere i migliori e di vivere nella migliore città del mondo. Così volendo o no ci siamo fatti prendere da questa cosa. Ora, viaggiando con la nostra super macchina rossa ford explorer con Dario e Raquel ci sentiamo un pò vagabondi e come sempre ci piace. Per la prima volta dopo tanto tempo respiriamo aria pura, il nostroo sguardo viaggia lontano e si perde e la notta vediamo le stelle. Che belle le stelle. tUtto è diverso qui, anche le stelle, le costellazioni non sono dove siamo abituati a vederle da noi, ma hanno sempre quel fascino che si prova quando si è in vacanza e ci si lascia andare  al mistero del non salere esattamente ch eora è e che giorno è. Ed è bello viaggiare con amici, quello giusti. Dario, il compagno di gruppo ventimigliese degi Henry's Memories di France, ma immagino che lo sapete già visto che fin dall'inizio abbiamo ocndivisio con lui gran parte delle nostre serate e avventure e Raquel, amica madrilena vagabonda conosciuta nel primo corso che ho fatto e che mi ha introdotto nel mondo della scrittura. Raquel continuerà a vagabondare sola dopo di noi. Dopo New Orleans continuerà in treno verso Los Angeles, poi verso San Francisco, Seattle, Chicago e infine New York. Insomma, si spara il giro degli  Stati Uniti in tre settimane. Il confine degli Stati Uniti in treno. Chissà come sarà. Stavamo pensando con france che potrebbe essere un'idea anche per il nostro viaggio in agosto. Visto che pensavamo di prendere un mese di vacanza ma che probabilmente, essenco verso la fine del nostro anno ammericano, non avremo più tanti soldi. Vedremo, lasciamo le porte aperte come piace a noi. Il treno è economico, hannl dei fofait un pò alla interrail, solo che viaggiando in treno è difficile addentrarsi nella terra, vedere quell'america degli americani perchè qui, pare, solo gli sfigati prendono il treno, e i turisti. E i treni non sono organizzati e belli come i nostri. Ma almeno ci sono. Altra cosa a suo sfavore, ma questo concerne solo noi, in treno è difficile fare campeggio. E visto pra abbiamo tutto il necessario per farlo, sarebbe peccato nom utilizzare la nostra bella tendina portata finl a New York da Damiano e Lara, il cugino di france e la sua morosa. In questo momento stiamo viaggiano tranquilli verso Roanoke. A destra e sinistra il verde. Interpol come musica, france guida, dario copilota, raquel vicino a me a destra guarda fuori dal finestrino, starà sognando? Osservando il verde che da tanto non vedevamo? E scrive il suo diario, con penna e carta. Io, a sinistra, guardo fuori, vedo le mucche e mi stupisco di vederne, ammiro il viaggio, mi faccio trasportare dal ritmo della nostra super macchina e scrivo, usando l'ultima tecnologia acquistata, un ipad. Almeno a qualcosa servirà, oltre che ad essere un ottimo perditempo ci permette di scrivere, almeno per ora, di guardare le mail la sera negli albergi, e scrivere sulla pagina fb dei nostri rispettivi compagni di viaggio, come se non bastasse viaggiare insieme. Siamo schiavi delle tecnologia. Di internet, si. Ora spengo, perchè anche scrivere e basta. in macchina è guardare uno schermo e non fuori dalla finestra. Speriamo di vedere un pò di america zozza e autentica in questi giorni, perchè quello che abbiamo visto fin'ora è fin troppo pulito e finto. Come il concerto di ieri sera nel ristorante del lodge dove abbiamo dormito nel parco nazionale, una specie di blue grass, ma per vecchi pensionati, noi, chiaramente, eravamo quello che abbassavano la media dell'età. Ma non abbiamo visto molto, stanchi dal viaggio abbiamo preferito andare in internet, cazzeggiare sulle finte poltrone per poi andare a dormire nella nostra mini camera, a 2 minuti in macchina dal ristorante. ma almeno, e anche questo per la prima volta dopo mesi, abbiamo dormito nel silenzio, senga contare il russare di Raquel e Dario, ma di questo ci si abitua e fa parte del gioco. Che bello!!! Stiamo bene e siamo contenti, più di cosí.... magari questa sera ci fermiamo a Floy, non è sicuro e dioenderà se Roanoke ci piace, ma floy è insignificante. nelle guida è scritto che oltre all'auostrada e ad un'altra strada non c'è niente, ma il venerdì sea la popolazione di. floy si trova a ballare. Ma mi raccomando, non si beve e non si fuma, saranno mormoni?? abbiamo visto e sentito un cucchiaino nel ristorante, steso sulla moquette per almeno dieci minuti. I camerieri indaffarati non si preoccupano, o non lo vedono. Ho pensato al racconto di buzzati sulla goccia che sale, e ho pensato alla mia amica romi. - il te freddo zuccherato nella pizzeria di port franc e la telefonata per riservare la camera nel parco nazionale - france che all'uscita del parco nazionale questa mattina non si ferma davanti al ranger. ma che poi si è sentito pure in colpa! ma abbiamo risparmiato ben 51dollari!!yeah - france che suona come ninna nanna per la buonanotte - la colazione davanti alla nostra capanna - il freddo polare nella nostra stanza - france e dario che suonanl prima di colazione, gli henriy' memories sono davvero in tournée! - nel parco abbiamo vito 4 cerbiatti che posavano per noi per la foto... e un orso!!! in orso selvaggio, un orsetto ma un orso. È la prima volta per tutti noi, ma visto che nel parco si può campeggiare liberamente, non sono orsi mangia-uomini, almeno quello








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