Il Flusso

The Map

Friday, October 19, 2012

Tracce

A zonzo per NY come pazzi che quasi ci dimentichiamo di  dormire e di mangiare. Al lavoro per cercare di finire il massimo che si può che poi a distanza sarà difficile continuare a lavorare. A filmare i designers a Chinatown ed intervistarli per l'ultimo doc di Aline girato a NY. Per vedere ancora e stare con la gente che abbiamo conosciuto qui, che ci han dato tanto, ci han dato una stabilità e ci hanno introdotto nei posti, nelle cose, nell'atmosfera. Ci han fatto sentire a casa. E poi andare a vedere ancora concerti, spettacoli, fare il pieno di tutto dimenticandoci di noi stessi. Dormiremo sull'aereo. Dormiremo in Svizzera settimana prossima. Una festa sull'A train ieri sera, un tizio losco che vendeva succhi di frutta alle 2 di notte, donnone nere che strillano di votare Obama, personaggi incredibili ed enormi sbucati dalla notte. Una birra in un mex del Lower East. Un panino a CHinatown che con la luce del pomeriggio d'autunno non avevo mai visto. Un tacos a Brooklyn, di notte, dopo Pina Basuch. Ultimo giorno di lavoro oggi, era triste lasciare le cose, lasciare le persone. Ho detto ciao alla sedia, alla scrivania, a quella soffitta di merda che mi ospitato per un anno. Ho stampato un'ultima cosa e poi me la sono dimenticata lì e non potevo più rientrare perché ho lasciato le chiavi dentro. Sulle scale tra il quarto e il quinto piano (circa all'altezza del quinto gradino) del Grace Dodge Building, al Teachers College, 120st tra Amsterdam e B'dway, ho lasciato il bollino di una mela sopra un pezzo di legno, in mezzo alla parete. Nessuno guarderà mai sopra lì, anche perché fa parecchio schifo. Lascio il mio segno che poi magari lo ritrovo tra anni, o lo ritrova qualcun'altro.

Dovevamo arrivare a una cena 10 minuti fa e siamo ancora a casa...

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