Friday, September 07, 2012
6 settembre, nel treno, fermi chissà dove alle 2.30am
Il vagone è illuminato a giorno. O forse siamo noi che non siamo più nel mood vacanze e vogliamo solo arrivare a casa. Mi sembra tutto più scomodo, meno divertente. Ma forse è anche perché gli ultimi due viaggi in treno erano con il California Zephyr, il treno che congiunge Chicago a San Francisco a due piani, con la carrozza panoramica ecc. Niente di questo lusso ora. Siamo sul Lake Shore non so cosa e si va a New York, punto e basta. Ora il treno è ripartito e mi è anche passata l'ispirazione di scrivere. È che mi chiedevo se la città, New York, si sia accorta della nostra assenza. Mi immagino domani, noi a Penn Station a prendere la metro scazzati, tutta la gente che va o torna dal lavoro, la metro a ny è sempre piena, calda, bollente fuori e gelida dentro. Non dico che mi sia capitato di prendere la metro con la stessa gente, siamo così tanti in questa città che pensare che qualcuno si accorga della nostra assenza è semplicemente ridicolo, solo non so, mi immagino noi due domani nella metro e mi dico che sarà strano, sarà così dannatamente naturale che sarà come non essere mai partiti, e penso che quindi mi piace l'idea che la città, la città in quanto entità, si sia accorta un pochino della nostra assenza, e che in un qualche modo ci mandi un segnale, dei primi, leggeri e superflui segni di addio, alla quale ora ci prepareremo a cominciare a ricevere.
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2 comments:
It is great that you're finally coming back to the City! We all missed you!
- Bloomberg, Mayor, and President of the Bring Aline and Frangia back to New York Society
Thank you so much Mr. Mayor! But Chicago is much better!
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