La paura é un
emozione che si tende a nascondere, é sottovalutata, quasi ci si deve
vergognare. Non si deve avere paura, si deve vincere sempre, avere di più,
essere di più, arrivare per primo, accumulare, crescere, evolvere. Niente di più sbagliato.
In questi giorni
in Colorado ho sentito la forza della natura, il suo ritmo. Il giorno e la
notte sono imposti. Le bestie sono in giro e rappresentano altre cose, tutte
dentro di noi. Il tempo che cambia improvvisamente, le nuvole diventano nere e di
botto é notte nel bel mezzo della giornata. Il vuoto del Canyon come non lo si
é mai percepito. Il cielo plumbeo e uniforme e poi ancora di un grigio infinito
ed elettrico. Diluvia. Viaggiamo con la nostra macchinetta giapponese con le
ruote lisce per le strade diritte, in mezzo a praterie infinite alle quali non
siamo abituati. La pioggia a secchiate non cessa mai e la nebbia é fitta. Non é
facile evitare di entrare in impnosi, il ritmo dei tergicristalli e le altre
macchine e camion che sfrecciano nella corsia opposta. Ci si dimentica che si é
una persona singola, ci si dimentica delle piccole cose, che l’albero di fianco
alla strada é li da anni e la pioggia non lo spazza via, non bisogna temere due
goccie, rilassati. Ma questo pioggia in questa distesa infinita é
interminabile, non riesco a vedere dov’é la fine. Le nuvole scendono sulla
terra e si scaricano senza sosta, una riserva d’acqua infinita che cade dal
cielo.
In questi giorni
la natura mi ha impressionato, mi ha spaventato. La paura é un’emozione
fortissima, ancestrale. Nascolderla significa reprimerla, ignorarla. In questi
giorni in Colorado abbiamo apprezzato la natura e dimenticato la cultura,
dimenticato i ritmi stupidi che ci si impone da lavoratore per produrre la
scienza e la conoscenza (ahé). Il ritmo della natura é il solo ed unico, non lo
si può ignorare. Non si possono ignorare le stelle quando le si vedono, di
nuovo dopo mesi che non le si vedevano. Non si può ignorare il buio più buio in
mezzo alla foresta quando scende la notte. E non si può non pensare alle bestie
che si aggirano per il parco nel cuore della notte quando si va in bagno in
campeggio. Tutta la cultura creata dall’uomo in un colpo diventa una bazzecola
in confronto. La natura ha una forza che ci dimentichiamo spesso e che andrebbe
ascoltata e ricordata più spesso. La cultura dovrebbe più spesso ritornare ad
ispirarsi a questa forza primaria invece che guardare a quello che é stato
fatto dai predecessori, che anch’essi ignorano la forza della natura da
generzioni. La natura é più spesso vera ed universale rispetto alla cultura,
che é apprezzata secondo i gusti, altra invenzione dell’uomo.
Chiaro che la
paura della natura non deve bloccare, non deve impedire di fare delle cose che
davvero si vogliono fare. Ma é un’emozione che deve essere esplorata,
sperimentata, esercitata. Non deve essere vinta, non può essere vinta, la
natura avrà sempre la meglio sull’uomo.
3 comments:
e' vero che le foto raccontano molto, ma leggere i vostri scritti é molto meglio
Il testo legato a questa ed altre foto é in lavorazione, arriverà presto!
per il momento sono foto provvisorie fatte con l'ipad! appena arrivati a ny mettiamo quell vere... (no comment col fare foto con l'ipad...)
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