Two weeks to go, siamo alla frutta. Si chiude
un capitolo, si torna a casa. La cosa che non riesco a smettere di pensare in
questi giorni é che ci sarebbero ancora mille cose da fare, da vedere, gente da
conoscere, eccetera, eccetera. Ma oramai non c’é più tempo, e non c’é più
nemmeno tanta grana $$. Oltretutto sono a casa ammalato e l’unica cosa che
posso fare é cercare di rilassarmi, smetterla di stressarmi per le cose non
fatte. Neil Young dice una grande
verità, che non so bene cosa centra ma lo scrivo lo stesso “The straighter I am, the more alert I am, the less I know myself”. Più si é severi con sé stessi, più si pensa che si devono fare delle
cose, che ci sono delle strade da seguire, dei traguardi da raggiungere, più si
perde il contatto con noi stessi, con il sentire le cose per conoscere sé
stessi e gli altri. La vita é un gioco e va vissuta come tale. E allora cerco di starmene tranquillo a casa, anche perché non posso fare altro, sono a casa ko. E cerco di conoscere ancora me, ancora noi, in
quest’appartamento di Harlem che ci ha ospitato per un anno.
Mi sento a casa questo
weekend, come se fossimo a Losanna, in una giornata di nebbia alta tipica
losannese, dove anche se non si esce non é grave. Mi ascolto la musica da nebbia alta che ascoltavo a Losanne, Gravenhurst, Shearwater.
Poi domenica sera mi faccio una passeggiatina per Sugar HIll, dopo 3 giorni
passati in casa. Sento che ancora non appartengo a questa cosa, ancora dopo un
anno. Sento che c’é violenza nell’aria, troppa elettricità, ci sono le macchine, i clacson, la gente
che strilla. Mi rimbomba la testa. Ok, sono ancora un pò malato. Ma in questo
momento sono estremamente felice di tornare a casa, nella mia terra, il
Ticino! Sarà una roba infantile che mi porto dietro, o adolescenziale, una domanda che mi faccio
da sempre, da quando sono partito per Losanna, da quando eravamo a Losanna
prima di partire qui e da quando siamo qui a NY. E ora che abbiamo preso la
decisione di tornare sono semplicemente felice di farlo, non me ne frega
niente. Non mi interessa di quelli che pensano che torno dalla mamma, o che non
son stato capace di integrarmi in un altra cultura, o blablabla. Ognuno pensi quel gran cazzo che vuole. Quello che sento, e lo
sento forte, é che torniamo a casa!
Però ecco, abbiamo ancora due settimane qui e ce le godremo tutte, magari più come turisti che come lavoratori.Ticino arriviamo!
4 comments:
beh dai ......
NY è sempre li!
ma poi anche andare da qualche altra parte.
il ticino vi aspetta.
Sono troppo felice che torniate! Che si fotta NY, sono egoista e vi voglio a portata di treno! :))
mi trovo in completo accordo con camilla, io vi voglio a portata di bicicletta...
dan
♡ VI ♡ aspetto col grande amore di sempre . A presto per abbracci finalmente reali ;-)))))) Ma.
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